In montagna ci si saluta e tante altre cose
La montagna è una scuola di vita che ci insegna l'onestà, la responsabilità e la forza di carattere. È un luogo dove ogni gesto conta, dove ogni piccolo passo può avere un grande significato.
Negli ultimi anni la montagna ha conosciuto un’importante rinascita, moltissimi sono i viaggiatori che scelgono questo genere di esperienza per le loro vacanze. Fino a qualche anno fa nell’immaginario collettivo la montagna significava “neve e doposcì” e le camminate nella bella stagione erano un piccolo tesoro di una tribù che si guardava bene dal far sapere a troppe persone che meraviglia fosse lassù anche senza la neve. Oggi non è più così. Complici di questo cambiamento sicuramente la pandemia, l’aumento dei prezzi per i viaggi internazionali e l’abbigliamento outdoor a basso costo.
Tante persone non educate alla montagna si riversano sui sentieri, nei rifugi, negli impianti, nelle malghe, nelle baite, negli alberghi e nei campeggi, ignare che l’incredibile bellezza di quei luoghi porta con sé delle responsabilità.
In montagna ogni passo è una melodia che risuona nell'aria, ogni respiro è un tributo alla maestosità della natura e c’è qualcosa che va oltre l'equipaggiamento, le barrette energetiche e i selfie: bisogna sapersi comportare nel modo giusto, con gli spazi, con l’ambiente e soprattutto con le persone. Se vogliamo possiamo considerarlo una sorta di “galateo del montanaro” ma anche questo non è del tutto corretto, sarebbe forse meglio chiamarlo un “galateo di chi in casa del montanaro ci entra”. Già proprio così, perchè noi lassù siamo tutti ospiti, della Natura certamente ma anche di chi vive in quei territori, comunità che devono tanto al turismo, è vero, ma che ogni giorno affrontano difficoltà che per noi gente di città sono difficili da immaginare.
Se non mi conosci ancora non sai che sono un pesantone, beato te direbbero molti dei miei più cari amici, uno di quelli che fanno il possibile per seguire le regole, così sono cresciuto e così probabilmente rimarrò. Insomma un outsider, e se sei arrivato fino a qui a leggere ho il sospetto che potresti esserlo anche tu.
È per questo che mi piace pensare che per andare in montagna e farlo bene ci siano delle buone pratiche da seguire –senti come suona meglio di “regole”?–. La montagna è educativa, è un’esperienza dalla quale per imparare qualcosa non serve scalare una parete a mani nude; persino una semplice camminata ci può lasciare tanto da riportare giù in valle. Mi torna sempre in mente una frase di Walter Bonatti – se non sai chi è allora è un bene che tu sia iscritto a questa newsletter – in cui lo dice chiaramente:
La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano. Se io dunque traspongo questi principi nel mondo degli uomini, mi troverò immediatamente considerato un fesso e comunque verrò punito, perché non ho dato gomitate ma le ho soltanto ricevute. È davvero difficile conciliare queste diversità. Da qui l’importanza di fortificare l’animo, di scegliere che cosa si vuole essere. E, una volta scelta una direzione, di essere talmente forti da non soccombere alla tentazione di imboccare l’altra. Naturalmente il prezzo da pagare per rimanere fedele a questo ordine che ci si è dati è altissimo.
Ti ho già rubato troppo tempo, non era mia intenzione ma quando c’è da parlare di montagna divento sempre prolisso. Tra poco devo uscire per portare Berg a sgambettare, penso andremo al parco qui vicino a goderci la luce dorata di Ottobre, non è stupenda? Ma prima ti lascio qualche buon consiglio su come ci si deve comportare in montagna, se tu mi volessi aiutare nel farli girare chissà magari l’estate prossima potrebbe capitarci di rincontrare dei viaggiatori un po’ più educati. Condividi queste “regole” con un tuo amico amante della montagna o magari con qualcuno a cui potrebbe far molto bene conoscerle perchè… beh ci siamo capiti.
Decalogo del camminatore:
sui sentieri quando si incontra qualcuno lo si saluta, è una forma di rispetto e condivisione
non ci si chiama urlando disturbando la quiete del bosco, evitiamo gli schiamazzi inutili
quelli che scendono si fanno da parte e lasciano il sentiero a chi sta salendo, è così e basta
non si strappano fiori e funghi per farli vedere agli amici e poi gettarli a terra
i percorsi vanno scelti consultando le guide del posto o controllando la difficoltà sui molti portali web a disposizione così da scegliere quelli più adatti alla nostra forma fisica e alle nostre conoscenze tecniche. Non si sceglie i percorsi in base a quanto sono famosi su Instagram
i rifiuti non vanno mai abbandonati sui prati nemmeno se sono organici (bucce della frutta ad esempio), si mettono nello zaino e si riportano a valle, SEMPRE
i rifugi, nella maggioranza dei casi, non sono come i bar o i ristoranti in città: quando siamo in gruppo cerchiamo di scegliere piatti simili nella stessa tavolata per evitare che le piccole cucine abbiano difficoltà a soddisfare tutti
quando un elicottero è in volo a bassa quota significa che sta cercando di individuare un ferito in quella zona: evitiamo di salutarlo o di sbracciarci con giacche o fazzoletti facendo credere all'equipaggio che siate voi ad avere necessità di aiuto.
quando incontri animali selvatici durante le tue escursioni, osservali da lontano e non cercare di avvicinarti troppo. Non alimentarli in quanto ciò può alterare il loro comportamento naturale e mettere in pericolo la loro sopravvivenza.
diventa un ambasciatore della montagna: condividi la tua passione per la montagna e le buone pratiche con gli altri escursionisti. Educa e ispira gli altri a rispettare la natura e a preservare questi luoghi straordinari
La montagna è una scuola di vita che ci insegna l'onestà, la responsabilità e la forza di carattere. È un luogo dove ogni gesto conta, dove ogni piccolo passo può avere un grande significato.
Ho condiviso queste "buone pratiche" con te non come regole rigide, ma come linee guida per un’esperienza in montagna più consapevole. Spero che le porterai con te nelle tue avventure e che le condividerai con altri appassionati. Insieme, possiamo contribuire a preservare questo meraviglioso mondo naturale che tanto ci offre e che tanto amiamo. Ricorda che "il prezzo da pagare per rimanere fedeli a questo ordine che ci si è dati è altissimo", ma il premio è la possibilità di continuare a godere della bellezza e della grandezza delle montagne per molti anni a venire.
> Questo elenco si ispira alle “buone pratiche” per chi va in montagna diffuse dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS.
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